Ci siamo chiesti se è possibile una qualche forma di rimarginazione di quelle vite offese, della vita offesa in sé, realmente patita a Auschwitz. Quegli olocausti incolpevoli hanno tolto ogni disinganno alle ragioni stesse dell’arte, della musica del teatro, rimedi antichi per indicare una strada di verità dentro la menzogna del mondo, che con altri mezzi e altri vittime continua ancor oggi.
Siamo così consapevoli che il mondo dell’arte non può essere più concepito come la metafora del dolore umano. Anch’esso è stato investito dalla violenza dell’orrore. La storia dello sterminio di ebrei, omosessuali, rom e sinti, slavi, prigionieri politici, testimoni di Geova ha ferito la coscienza civile marchiando a fuoco la dignità di ogni esistenza, tanto da risultare orribilmente sfregiata. Facciamo nostra la domanda di Theodor Adorno: in un mondo irredento, forse irredimibile, qual è l’idea di salvezza?
L’etica non vive il principio di neutralità, sta sempre dalla parte della vita offesa, che tale è per sempre, anche quando muta di condizione e di esteriorità. La piaga di un dolore universale è continuo, anche se apparentemente rimarginato e l’etica se ne fa carico, sta dalla parte della sofferenza invendicata, dalla parte del dolore senza riscatto patito con l’unica accusa di essere unicamente ciò che si è, accusa all’essenza stessa della vita, un sacrilegio alla vita.
Tuttavia, il senso primo e ultimo della civiltà dell’arte e della musica è ancora in grado di insegnare alla coscienza di chi non vuole dimenticare che l’apatia è il vero peccato originale della nostra generazione.
Per questi motivi abbiamo deciso con il concorso di amici musicisti di Gualdo di donare alla città un’offerta musicale il giorno alle ore 27 Gennaio alle ore 21 trasmessa in diretta da Radio Tadino.
A tutti una meditazione musicale sull’etica delle relazioni, sul dolore del mondo, sulla tragedia consumata su intere generazioni e conosciuta soltanto 77 anni fa. Il silenzio accompagni la musica come esercizio di raccordo per quegli affetti primari che stabiliscono i legami fondamentali dell’umanità.
Convinti che l’unico risarcimento che può essere concesso ad una vita offesa è essere ricordata.
II contributo artistico e musicale della città vuol essere una dichiarazione d’intento, soprattutto per le nuove generazioni che idealmente abbracciano la gioventù del mondo intero, e una testimonianza del valore etico della musica..Ma anche un contributo al valore simbolico della musica, che senza le parole è in grado di far arrivare al cuore tutta la gamma dei nostri affetti, dei nostri ricordi.
Etica significa vivere insieme, suonare insieme, danzare insieme, amare insieme. La musica più di qualunque arte ci chiama ad essere al servizio di una civiltà inclusiva. Tutto è musica, anche il silenzio.
Musica è armonia. Tante voci, tutte quelle che abbiamo raccolte, che si fondono in un’unica voce.
Questi gli esecutori che interverranno a donare il loro contributo di umanità e di eccellenza artistica:
il maestro Mauro Businelli, violoncello dei “I solisti di Perugia” e docente al Liceo musicale di Perugia;
il maestro Angelo Arnesano, clarinetto, maestro della banda della città di Gualdo Tadino;
il maestro Francesco de Megni, concertista, direttore della Scuola di Musica Comunale di Gualdo Tadino, accompagnato dalla signora Carla Rohman, vocalist.
Letture a cura di: Marco Bisciaio
Coordinamento: Giancarlo Pascolini – Radio Tadino
Queste tre prime parti si alterneranno nel seguente repertorio:
MAURO BUSINELLI, VIOLONCELLO
Johan Sebastian Bach- Suite n°1 per violoncello
Giuseppe Verdi- La traviata- Addio del passato.
ANGELO ARNESANO, CLARINETTO
Giacomo Puccini- Tosca- E lucevan le stelle
H. Baemann- Adagio
FRANCESCO DE MEGNI, PIANOFORTE
F. De Megni – E’ già passato ieri
George Gershwin – Porgy and Bess – Summertime (Voce: Carla Rohman)