Cento anni dalla nascita di Italo Calvino, Erreti lo celebra con “Le città invisibili”

«È della nostra vita in comune che parlo, di che cosa è stata la città per gli uomini, come luogo della memoria e dei desideri, e di come oggi è sempre più difficile vivere nelle città anche se non possiamo farne a meno»: in occasione del centenario della nascita (1923-2023) e delle celebrazioni che si tengono in questi mesi in tutta Italia, Erreti Radio propone un omaggio al grandissimo scrittore Italo Calvino, tramite la messa in onda di uno dei suoi capolavori, Le città invisibili, uno dei più originali e rivoluzionari libri della narrativa moderna.

L’opera, uscita nel 1972, è una collezione di racconti racchiusi da una cornice nella quale Marco Polo, il celebre mercante veneziano autore del Milione, racconta al Gran Khan le città visitate nei suoi infiniti viaggi, ciascuna chiamata con un nome di donna. Ma sono città inventate, invisibili appunto, che dimostrano tutta la potenza dell’immaginazione, la forza delle parole e dell’affabulazione, l’energia creatrice di Calvino capace di edificare città e palazzi con il solo vigore della fantasia. «Le città invisibili sono nate come poesie – scrisse Calvino – Poesie in prosa, poesie che quasi sempre si sviluppano come brevi racconti, perché io scrivo racconti da tanti anni, che anche quando vorrei scrivere una poesia mi salta fuori un racconto. Ogni città l’ho scritta sulla spinta d’uno stato d’animo, d’una riflessione, d’un sogno a occhi aperti, come si scrivono le poesie, credo».

Una forma narrativa, dunque, particolarmente adatta al mezzo radiofonico, dove la parola – invisibile e incorporea – diventa pura emozione.

La lettura delle pagine di Italo Calvino è affidata alla voce di Marco Bisciaio, mentre il progetto è curato da Michele Storelli e troverà spazio dal prossimo 30 ottobre alle 7,45, ogni lunedì, mercoledì e venerdì, all’interno del programma “Di prima mattina” condotto da Enrico Brunetti.

Ogni città sarà inoltre accompagnata da una colonna sonora d’eccezione, firmata dai più grandi compositori cinematografici, da Nicola Piovani ad Alexandre Desplat, da Michael Nyman a Danny Elfman, perché anche il cinema – come la penna di Calvino – è in grado di creare mondi invisibili e immateriali, di aria e di luce.

La voce di Marco Bisciaio accompagnerà gli ascoltatori di Erreti in un viaggio attraverso deserti e case sui trampoli, città smontabili o sospese su ragnatele, tappe di un itinerario a cui tornare ogni tanto con la memoria.

Come disse Calvino, infatti, Le città invisibili «dovrebbe essere uno di quei libri che si tengono a portata di mano, che si aprono ogni tanto e se ne legge una pagina; un libro che dovrebbe accompagnare il lettore per qualche tempo, e con cui il lettore possa stabilire un dialogo. Insomma vorrei che lo si leggesse un po’ come l’ho scritto: come un diario».