Un quarantottenne, italiano, residente a Foligno, sovente in stato di ubriachezza conseguente
all’abuso di sostanze alcoliche, maltrattava la propria madre convivente, invalida civile e con
problemi di deambulazione, sottoponendola a reiterati atti di violenza psicologica e in alcuni casi
con minaccia di aggredirla anche fisicamente.
In questo stato di alterazione, in più occasioni, la insultava e sfogava la rabbia colpendo con calci e
pugni le porte ed i mobili oppure gettando in terra gli oggetti presenti in casa, azioni condotte con
violenza tale da indurre in una circostanza una vicina di casa a chiedere l’intervento delle Forze
dell’Ordine.
Nonostante ciò, l’atteggiamento del figlio si è fatto sempre più minaccioso ed aggressivo, anche in
conseguenza dell’uso di droghe, sfociando in condotte più violente, tanto da generare nella madre
un crescente timore per la sua incolumità.
Al culmine, in prossimità del ferragosto, lo stesso, rientrato in casa visibilmente alterato, dopo aver
dato luogo ad alcuni atti d’impeto, non ancora soddisfatto, inveiva contro la stessa insultandola e
minacciandola, scuotendo con forza la carrozzina sulla quale era seduta con il pericolo di farla
cadere in terra.
Solo in questa circostanza la mamma, fortemente intimorita, ha trovato il coraggio di denunciare
suo figlio per le continue violenze e vessazioni subite.
L’immediato intervento dei Carabinieri della Stazione di Foligno ha posto fine ai maltrattamenti.
Al fine di tutelare l’incolumità della donna, il GIP del Tribunale di Spoleto su richiesta della
Procura della Repubblica ha emesso Decreto di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, nei
confronti del predetto, con divieto di comunicare con la mamma con qualsiasi mezzo e di
avvicinarsi ai luoghi da essa frequentati.
Dovrà, infatti, mantenere una distanza non inferiore ai 500 metri e i suoi spostamenti saranno
monitorati con l’applicazione del braccialetto elettronico.