Prende corpo il progetto dell’Amministrazione comunale in collaborazione con Enti del Terzo Settore e strutture sanitarie competenti volto a valorizzare l’attività dei consultori e a potenziare gli interventi in favore delle famiglie.
A darne notizia è l’assessora alle politiche sociali Costanza Spera, che ha illustrato il relativo atto, approvato dalla giunta comunale nel corso della seduta del 4 settembre.
Il progetto, finanziato tramite il fondo nazionale per le “Politiche della famiglia”, prevede, per la zona sociale 2, due azioni:
– finanziamenti per 24mila euro al centro per le famiglie le cui attività devono essere svolte in sinergia con i consultori familiari;
– sostegno, attraverso i consultori familiari, alle famiglie in attesa di un bambino ed accompagnamento nel percorso di crescita fino ai primi tre anni di vita del medesimo con risorse per 269mila euro.
“L’obiettivo di questa iniziativa – spiega l’assessora Spera – è di mettere in campo azioni concrete in tema di natalità e sostegno alle famiglie, fornendo un supporto ai genitori, ed alle donne in particolare, con l’introduzione di spazi, all’interno dei consultori, che diventino un punto di riferimento in ambito sociale così da favorire la prevenzione ed il benessere della cittadinanza tutta. Tutto ciò nell’ottica della massima inclusione e dell’uguaglianza, con un occhio di riguardo per le categorie più fragili affinché nessuno debba più sentirsi solo”.
Gli interventi che verranno realizzati nell’ambito del progetto sono molteplici.
Tra le principali linee guida, a titolo meramente indicativo, si riportano:
– consulenza psicologica per prevenzione e contrasto a fenomeni di isolamento, disagio psichico e depressione post partum, ivi compreso il servizio domiciliare;
– informazioni e counselling su cura del bambino e alimentazione/allattamento, su ciò che accade al proprio corpo, sul selfcare e nutrizione;
– sostegno alle competenze genitoriali con il supporto di un educatore;
– figura di riferimento esperta in puericultura che offre un aiuto concreto e un sostegno emozionale ai neo-genitori;
– mediazione linguistico-culturale;
– assistenti sociali per presa in carico;
– formazione tramite apposita piattaforma;
– sportello di orientamento e reinserimento nel mondo del lavoro;
– servizio di disbrigo pratiche burocratiche;
– intercettazione precoce di possibili situazioni di rischio.
“Per realizzare tutto ciò – conclude l’assessora Spera – come consentito dalla normativa, vogliamo avvalerci di strumenti di amministrazione condivisa, quale quello della co-progettazione con partner tra gli Enti del Terzo settore che verrà individuato tramite procedura telematica di evidenza pubblica, e promuovere accordi di collaborazione con le strutture competenti, ossia Usl Umbria 1, Azienda ospedaliera di Perugia e Arpal.
Siamo convinti che solo realizzando una rete si possano raggiungere risultati virtuosi in favore della comunità”.