Risultano 230 i lavoratori irregolarmente somministrati a seguito dell’indagine della Procura di Ancona e condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato ad un arresto, 44 denunce e a un sequestro preventivo da 11 milioni. L’associazione si muoveva con societa’ “apri e chiudi” nelle Marche, in Umbria e in Toscana nell’ambito degli appalti privati per i servizi. Tra i reati contestati ricettazione, l’autoriciclaggio ed emissione di fatture false