“La Regione Umbria e il Governo aiutino i Comuni ad assolvere al meglio i propri compiti in materia di
tutela dei minori. Compiti delicatissimi e complessi, che afferiscono alla prevenzione del disagio, alla cura
del benessere psicofisico dei più piccoli, al sostegno alle famiglie e che comportano interventi molto onerosi
per cui si continua a registrare una cronica scarsità di risorse, soprattutto di fronte ai continui tagli agli enti
comunali”. A dirlo è Costanza Spera, assessora alle politiche sociali del Comune di Perugia, capofila della
Zona sociale 2, a margine della sottoscrizione da parte di tutti i Comuni capofila delle zone sociali della
regione di un documento promosso da Anci Umbria.
In sostanza si chiede alla Regione Umbria di costituire un fondo di riserva per una compartecipazione ai costi
a cui i Comuni possano attingere in caso di necessità e al Governo di istituire un fondo statale ad hoc o di
modificare la legge n. 328/2000 in modo da garantire rimborsi agli enti locali nei casi di collocamento dei
minori in comunità educative.
“I nostri servizi sociali sono impegnati in misura crescente per rafforzare il benessere della componente più
fragile della nostra società – prosegue Spera -. Nel 2023 il Comune di Perugia ha sostenuto una spesa per
pagare le rette legate all’inserimento di minori in comunità pari a circa 4,8 milioni. Quest’anno il trend si è
confermato, anzi appare ormai in aumento. Si sta lavorando per contenere e limitare il problema anche
attraverso la partecipazione al programma P.I.P.P.I., Programma per la prevenzione dell’istituzionalizzazione
dei bambini, e si auspica anche un rafforzamento dello strumento dell’affido quale supporto alle famiglie in
difficoltà e ai minori. Ma, anche per quanto riguarda questi strumenti, chiediamo di fare di più anche agli
altri livelli di governo”.