I Carabinieri della Stazione di Castiglione del Lago (PG), insiemea personale del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” di Firenze, nella tarda serata di sabato scorso, hanno sottoposto a controllo un soggetto, individuato all’interno di un bar del centro storico di Città della Pieve, trovato in possesso di un coltello a serramanico e di un tirapugni.
I militari sono intervenuti a seguito di richiesta pervenuta al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, allorquando una donna della zona, che si trovava nell’esercizio commerciale, era stata schiaffeggiata e spinta a terra da un altro avventore, a lei sconosciuto, all’esito di una lite scaturita per futili motivi.
Gli operanti, al loro arrivo, hanno individuato e bloccato l’uomo sottoponendolo ad una accurata perquisizione personale, durante la quale hanno rinvenuto un tirapugni in plastica, con all’estremità superiore 2 denti appuntiti, occultato nella tasca dei pantaloni.
Nel contesto hanno anche recuperato il coltello a serramanico con lama in acciaio di 9 cm di cui si era disfatto poco prima gettandoloa terra non appena i Carabinieri si sono avvicinati.
Condotto in caserma l’uomo, un 50enne di origini campane, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuto presunto responsabile di porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Nella tarda notte di domenica, invece, i Carabinieri della Stazione di Città della Pieve, sempre con l’ausilio di personale del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” di Firenze, durante un servizio finalizzato al controllo della circolazione stradale hanno sottoposto a perquisizione un 22enne di origini toscane, il quale viaggiava a bordo della propria autovettura all’interno del centro storico di Città della Pieve.
Il giovane, noto alle Forze di Polizia, è stato trovato in possesso di un attrezzo multiuso dotato di lama in acciaio lunga circa 6 cm nonché di una pistola spray con annessa bomboletta contenente gas urticante al peperoncino, il tutto occultato all’interno della propria autovettura.
Accompagnato in caserma, è stato anch’egli deferito all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuto presunto responsabile di porto di armi od oggetti atti ad offendere.