Dengue: focolaio a Fano ma la Regione Marche parla di trend in diminuzione

Nei mesi scorsi aveva alimentato qualche apprensione a Perugia per un caso riscontrato nel quartiere di Madonna Alta per un esiguo numero di infezioni in Umbria che comunque non avevano portato a gravi episodi. Parliamo della “dengue” la malattia trasmessa da zanzare, causata da un flavivirus che si manifesta con febbre improvvisa. Il virus in questione è tornato a far parlare di se’ nelle vicine Marche dove sono stati riscontrati 119 casi complessivi per un focolaio registrato a Fano. Nulla al momento di preoccupante al momento visto che proprio nella giornata di giovedì 3 ottobre il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie ha comunicato che si tratta di “un trend in diminuzione con casi sporadici negli ultimi giorni e la curva di incidenza, che si basa sulla data di inizio sintomi, al momento in fase discendente”. ma la guardia rimane alta per prevenire altri eventuali focolai.

“La Dengue – come spiegato recentemente da Usl Umbria 1 – è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare della specie Aedes che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per due-sette giorni e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. In Italia e in Umbria è ormai autoctona la Aedes albopictus, la cosiddetta zanzara tigre, vettore competente per la trasmissione del virus. Si segnala che la zanzara tigre è in grado di trasmettere anche il virus Zika, particolarmente pericoloso per i danni fetali in caso di infezione di donne in gravidanza”.