Il regista e attore Edoardo Leo è atteso il 24 ottobre alle ore 11 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali per discutere con le studentesse e gli studenti dell’Università degli Studi di Perugia sui temi della sua ultima opera cinematografica: “Non sono quello che sono” che rilegge “La tragedia di Otello. Il moro di Venezia” di W. Shakespeare, ambientandola nei primi anni 2000.
L’incontro, a ingresso libero, sarà moderato dalla giornalista Federica Magro e vedrà la presenza della coordinatrice dello Sportello Antiviolenza di Ateneo e past president del Comitato Unico di Garanzia, Silvia Fornari e di assieme a Emidio Albertini, anch’egli past president del CUG.
Un progetto rivolto ai giovani ai quali trasmettere, attraverso l’analisi e la rilettura cinematografica di un classico in chiave moderna, un nuovo approccio a un bagaglio valoriale fondato sul rispetto per la persona. Violenza di genere, gelosia, maschilismo, anaffettività, razzismo sono tra i principali temi di questa indagine sull’odio. Si esplorerà anche l’operazione da un punto di vista del linguaggio, le motivazioni sulla scelta di tradurre il testo nei dialetti romano e napoletano e la relazione tra testo letterario e indagine sociologica.
L’Otello di Shakespeare non ha bisogno di essere raccontato. Ha solo bisogno di essere riletto esattamente com’è stato scritto, con la sola forza del dialetto a riportarlo al presente. Iago, Otello, Desdemona sono purtroppo ancora tra noi. La cronaca attraverso un grande classico. Ambientata nei primi anni 2000, una storia senza tempo in cui il bene e il male si mescolano in un vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia.
L’incontro fa parte del progetto Masterclass tour che precede l’uscita del film in sala e che vede, dal 18 al 30 ottobre, una serie di appuntamenti con gli studenti e le studentesse in alcuni dei più prestigiosi Atenei d’Italia.