Gesenu: annullato dalla Corte dei Conti il risarcimento del danno erariale di oltre 25 milioni

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Con la sentenza n. 280 del 25 novembre 2024, la Seconda
Sezione Giurisdizionale Centrale d’Appello della Corte dei Conti ha annullato la sentenza
di primo grado con la quale la Sezione Giurisdizionale Regionale per l’Umbria 
aveva condannato la Gesenu, insieme ad altri soggetti, al risarcimento del danno erariale
per oltre 25 milioni di euro.
Il danno erariale, addebitato in primo grado oltre che a Gesenu anche alla GEST, alla TSA
ed a cinque ex dirigenti e funzionari delle società, derivava dalla contestazione di presunte
inadempienze ed irregolarità nella gestione dei servizi di raccolta e di smaltimento dei
rifiuti effettuati nei territori dei comuni dell’ex ATI 2. 
Ora, dopo 8 anni dall’inizio del procedimento, a seguito dell’appello promosso avverso la
sentenza di primo grado, la seconda sezione giurisdizionale centrale della Corte dei Conti
ha dato ragione alle società che hanno gestito il ciclo dei rifiuti nei 24 comuni dell’ ex ATI 2
tra il 2010 e il 2015 annullando la sentenza emessa dalla Corte dei Conti dell’Umbria.
«Una decisione, quella assunta dai giudici di appello, che conclude 8 anni di vicende
giudiziarie – commenta il Consigliere Delegato di Gesenu Luciano Piacenti – che
avrebbero potuto avere ripercussioni pesanti sulla nostra azienda mettendone in
discussione la continuità e la conservazione di settecento posti di lavoro.. La sentenza di
primo grado ha certamente condizionato pesantemente il nostro operare nei rapporti con
le banche ed assicurazioni, nell’accesso al credito e nella partecipazione a nuove gare
frenando lo sviluppo. E’ grazie alla forza della Gesenu ed all’impegno delle sue risorse
umane e professionali che siamo riusciti a fronteggiare tali difficoltà ed a difenderci nelle
sedi adeguate, pur subendo pesanti costi che avrebbero certamente causati pesanti disagi
a realtà aziendali minori o meno strutturate di Gesenu. In questo contesto di difficoltà
abbiamo sempre potuto contare sul supporto del Gruppo Paoletti, nostro azionista di
maggioranza, e sulla elevata professionità dei nostri legali e dei consulenti che ci hanno
difeso e che ringrazio per aver sempre creduto insieme a noi nell’esito positivo di questa
vicenda, abbiamo infatti sempre avuto fiducia nella giustizia ed eravamo certi di un esito
favorevole in cui potessero essere accolte le nostre ragioni ed argomentazioni. Grazie a
questa sentenza si chiude un periodo doloroso e la Gesenu ora può concentrare le proprie
energie sulle nuove sfide che la attendono, prima tra tutte la nuova gara per la
concessione, che affronteremo con rinnovata fiducia e positività e sempre maggior vigore»