Prenderà il via nei prossimi giorni una massiccia attività di controllo, soprattutto nei parchi
e nelle aree verdi della città, per la corretta gestione dei cani, al fine – in ottemperanza con
quanto previsto nelle linee programmatiche di mandato della sindaca – di garantire la
miglior vivibilità degli spazi comuni.
Il servizio verrà svolto congiuntamente da personale dei nuclei decentrati di zona della
polizia locale di Perugia e della Usl Umbria 1, servizio veterinario, “unità operativa di
gestione del randagismo e dell’igiene urbana”.
Molteplici le finalità connesse ai controlli, già effettuati più volte nel passato: la principale è
rivolta al controllo delle identificazioni dei cani di proprietà, al fine di contrastare un sempre
più diffuso randagismo. Si ricorda a tal proposito che l’apposizione del microchip
rappresenta un obbligo di legge da molti anni (in Umbria già dal 2001) con conseguente
applicazione di sanzioni per le violazioni accertate. “Oltre alla tutela degli animali – spiega
Antonio Donato consigliere delegato alla sicurezza – c’è anche una valenza morale ed etica
alla base di questo obbligo di registrazione dei cani, in quanto è più semplice, purtroppo,
assistere all’abbandono o alla perdita di cani sprovvisti di microchip. Infine non vanno
dimenticate le implicazioni economiche connesse alle violazioni, visto che i Comuni gestori
dei canili in Umbria spendono oltre 4 milioni di euro per il mantenimento dei cani,
soprattutto da caccia, nelle strutture.
La Usl segnala altresì che, tra gli obblighi imposti ai proprietari di cani (non solo da
allevamento ma anche privati) vi è quello di denunciare, entro 60 giorni dalla nascita, i
cuccioli che devono essere dotati di microchip e, quindi, registrati ben prima di eventuali
cessioni e/o vendite. La violazione comporta sanzioni fino a 500 euro.
Oltre alla registrazione, le finalità legate ai controlli riguardano anche la prevenzione e
repressione dei fenomeni di imbrattamento degli spazi pubblici dovuti all’abbandono delle
deiezioni canine, a tutela del decoro urbano e dell’igiene pubblica, ma anche di corretta
detenzione dei cani nei parchi ed arre verdi.
“Troppo spesso – segnala Donato – i cani vengono lasciati liberi all’interno dei parchi con
rischi per la sicurezza dei cittadini, in particolare delle categorie più fragili della
popolazione, ossia bambini ed anziani. Occorre ricordare a tal proposito che sussiste
l’obbligo di condurre i cani, in tali aree, provvisti di guinzaglio e che gli animali possono
essere lasciati liberi solamente nelle apposite aree a loro destinate, diffuse in tutta la città.
E’ importante dunque tenere comportamenti corretti e rispettosi degli altrui diritti affinché
non si creino pregiudizi nei confronti della cittadinanza”.