Tecnologie avveniristiche all’Istituto di Istruzione Superiore “Sigismondi” di Nocera Umbra.

Dal 4 febbraio nell’Aula Magna dell’Istituto Scolastico Sigismondi di Nocera Umbra è possibile visitare la mostra itinerante “Materiality”,curata e allestita dal Prof. Giovanni Carlotti e dai suoi collaboratori della Facoltà di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia. Cardine dell’esposizione è la nuova frontiera della tecnologia, basata sui nanomateriali, sui biomateriali, sulle nanotecnologie e sulle loro attuali e futuribili applicazioni.

L’esposizione fa parte del più ampio progetto “Vitality” – Ecosistema di Innovazione, Digitalizzazione e Sostenibilità per l’Economia diffusa nel Centro Italia, un programma finanziato attraverso la Missione “Dalla Ricerca all’Impresa” del PNRR che prevede la partecipazione di 24 soggetti tra Università, Enti di Ricerca e Enti privati di Abruzzo, Marche e Umbria. Territori questi della dorsale appenninica che presentano caratteristiche socio-economiche, urbane e ambientali comuni, in particolar modo, una bassa densità di popolazione, un significativo valore storico, ambientale e paesaggistico, una diffusione del settore produttivo e la relativa concentrazione di infrastrutture lungo la costa, nonché una presenza capillare di produzioni primarie di pregio ed infine la presenza strutturata e rilevante di Università e Centri di Ricerca.

La mostra, che nel pomeriggio di venerdì 7 febbraio, alle ore 15 alla presenza delle Autorità cittadine, vedrà l’apertura al pubblico, sarà fruibile, mediante visite guidate, agli studenti dell’Istituto Superiore “Sigismondi” e agli allievi delle Scuole Secondarie di Primo Grado “F. Mari” di Nocera Umbra e “Mons. Mario Sensi” di Valtopina.

“Un interessantissimo percorso espositivo,  quello che da oggi viene presentato ai nostri allievi- afferma il Dirigente Scolastico il prof.Leano Garofoletti- che non solo rappresenta un altissimo valore scientifico dell’ecosistema “Vitality”, ma che documenta come un’importante attività di ricerca delle nuove tecnologie possa trasformare il territorio nocerino in un laboratorio di bioeconomia”.