Perugia: presentati i servizi gratuiti dei quattro consultori di Madonna Alta, Ellera, Ponte Felcino e Ponte San Giovanni

Informazioni per le famiglie, supporto psicologico e genitoriale, orientamento e consulenza per l’allattamento, mediazione familiare e culturale, supporto all’inserimento lavorativo delle donne e per il disbrigo di pratiche quotidiane.

Sono numerosi i servizi gratuiti che arricchiranno l’offerta di quattro consultori (a Madonna Alta, Ponte San Giovanni, Ponte Felcino e Ellera di Corciano) e che saranno fruibili anche presso il Centro per le famiglie in via Diaz (Madonna Alta) e la sede dell’associazione Libera…mente Donna in via Santini (Elce). Tutto grazie all’apertura di sportelli con équipe multidisciplinari (composte tra l’altro da psicologi, educatori, assistenti sociali, mediatori culturali, ostetriche etc.) previsti dal progetto “Consultori familiari 2.0”, promosso dal Comune di Perugia in qualità di capofila della Zona sociale 2, che abbraccia anche i territori di Corciano e Torgiano.

La presentazione è avvenuta stamani alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori. Erano presenti la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessora alle politiche sociali Costanza Spera e i rappresentanti dei numerosi partner di progetto e della Usl Umbria 1 – Distretto del Perugino con cui è stato siglato un accordo di collaborazione. Più in dettaglio hanno preso la parola Francesca Fiandra, responsabile Area Professionale Ostetrica Usl Umbria 1 e Roberta Alagna, referente di progetto per la Usl Umbria 1, dirigente psicologa Usl Umbria 1, Liana Cicchi del Consorzio Auriga, Roberta Migliarini, dirigente Area Servizi alla persona del Comune di Perugia, Rosalinda Babini dell’associazione Il giardino della salute, Maurita Lombardi per Libera…mente donna, Alessia Pauselli della cooperativa sociale Arca di Noè, Annina Botta per Acli, Chiara Burini responsabile di progetto del Consorzio Auriga.

Il progetto sperimentale, che ha l’ambizione di poter essere replicato sul territorio regionale, punta ad accompagnare in modo completo le famiglie dalla gravidanza al terzo anno di vita del bambino attraverso servizi volti alla prevenzione di fattori di rischio legati alla maternità e che mirano in generale al benessere anche attraverso una campagna informativa mirata.

Le azioni finalizzate a valorizzare i consultori familiari e a potenziare gli interventi sociali in favore delle famiglie contano su 269.565 euro assegnati alla Zona sociale 2 dalla Regione Umbria a valere sul Fondo ministeriale per le politiche per la famiglia. Tra i risultati attesi, la creazione di una rete di servizi facilmente accessibili e la riduzione degli accessi ai servizi specialistici attraverso il potenziamento degli interventi di prevenzione. La denominazione “Consultori familiari 2.0” sottolinea la volontà di aggiornare le esperienze fatte con il progetto del 2021 (“Percorso Nascita”), che già ha portato a realizzare un servizio multidisciplinare a sostegno delle famiglie a livello educativo, sociale e culturale. Una novità risiede anzitutto nel metodo: il Comune di Perugia ha pubblicato un avviso per selezionare i soggetti del Terzo settore con cui creare un partenariato finalizzato sia alla co-progettazione sia alla co-gestione del progetto. Si tratta del Consorzio Auriga (con i consorziati Asad soc. coop. soc., Borgorete soc. coop. soc., Nuova Dimensione soc. coop. soc., Polis soc. coop. soc.) in qualità di capofila dell’associazione temporanea di scopo nata con Acli – sede provinciale di Perugia – Aps, Arca di Noè soc. coop. soc., Il giardino dellasalute Aps, Associazione Libera…mente Donna Ets.  Successivamente è stato siglato anche un accordo di collaborazione con la Usl Umbria 1- Distretto del Perugino affinché le sedi dei consultori ospitassero le attività di progetto, e quindi servizi aggiuntivi e personale specializzato.

“Come prima sindaca donna di Perugia, sento questo giorno come un traguardo, ma anche come il punto di partenza di un percorso che dovremo continuare ad affrontare nei prossimi anni, ricordando che ogni politica a favore delle donne rimanda alla complessità della società in cui viviamo. In un momento in cui le amministrazioni locali soffrono per i tagli e per quadri normativi che non garantiscono a sufficienza la possibilità di strutturare le politiche e i servizi di cui le nostre comunità hanno bisogno, ci si misura con quella che io chiamo la fatica inderogabile della coerenza. Siamo cioè chiamati a perseguire gli obiettivi declinati in campana elettorale avvertendo costantemente la frustrazione del reale. Per questo ringrazio l’assessora Spera per la capacità di fissare obiettivi e realizzarli. Abbiamo iniziato a lavorare sull’essenza di luoghi fondamentali come i consultori, spazi che ci ricordano che i valori affermati dalle battaglie del passato non sono mai acquisiti una volta per tutte. Questi spazi mi fanno pensare quanto sia necessaria una intera comunità per accompagnare e sostenere la donna che si confronta con la maternità, il grande mistero della vita. Grazie alla coprogettazione c’è la possibilità di sfruttare l’intelligenza collettiva per allargare al massimo lo sguardo di cura di cui la donna e la famiglia hanno bisogno. Così, inserire in un consultorio sportelli di orientamento al lavoro significa fare politiche di giustizia sociale, ma anche di sviluppo e di tenuta della comunità facendo percepire alla donna che non è sola e che la scelta della maternità non è una rinuncia a tutto il resto. Faremo di tutto per creare un settore pubblico che non lasci sole le donne, le donne madri, le donne non madri e le giovani generazioni, che spesso non hanno più contatto con il loro corpo e rischiano di scivolare in percorsi terribili e pericolosi senza essere accompagnate.

Vittoria Ferdinandi, sindaca del Comune di Perugia