Come per la Giornata della Memoria, anche per il Giorno del Ricordo – ricorrenza istituita nel 2004 per
commemorare i martiri delle Foibe, gli eccidi accaduti durante l’ultima fase della seconda guerra mondiale
e negli anni immediatamente successivi lungo il confine orientale del nostro Paese (Soppressione delle
genti che risiedevano nella Venezia Giulia, Istria, Dalmazia e che ricorda i grandi inghiottitoi carsici (Foibe)
dove vennero gettati i corpi delle vittime) – , il Comune di Gualdo Tadino ha voluto “non dimenticare”.
Il sindaco Massimiliano Presciutti e gli assessori Bazzucchi, Gramaccia e Locchi, durante la mattina di
lunedi 10 febbraio, si sono recati presso via Martiri della Foibe Istriane ed hanno reso omaggio alle vittime
dell’eccidio deponendo un mazzo di fiori.
Il Sindaco Presciutti e l’Amministrazione Comunale hanno ribadito che questa dolorosa e atroce ferita
della nostra storia non può essere dimenticata, insieme a tanti altri massacri compiuti da esseri umani
contro altri esseri umani.
“La memoria, unita alla conoscenza, è l’unico antidoto contro il rischio che tali orrori si ripetano. Ancora
oggi, nel 2025 – ha sottolineato il Sindaco, Presciutti – non tutti comprendono la gravità delle proprie
azioni, e per questo è nostro dovere, e un diritto sacrosanto, fare in modo che la nostra storia recente e
passata sia conosciuta da tutti. Solo attraverso questa consapevolezza possiamo trarre insegnamenti vitali
per la costruzione di un futuro di pace e fraternità tra i popoli. L’intitolazione di via Martiri delle Foibe
rappresenta un monito quotidiano per tutti i cittadini e per chiunque attraversi la nostra città: una
riflessione continua su una tragedia che ha colpito profondamente moltissimi italiani al termine della
Seconda Guerra Mondiale, affinché nessuno possa mai più restare indifferente di fronte al dolore di chi è
stato vittima di tale ingiustizia”.
Per l’assessore comunale alla cultura e all’istruzione Gabriele Bazzucchi si tratta di “una giornata
importante per conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano-dalmata,
una tragedia troppe volte minimizzata che invece bisogna commemorare al pari delle altre giornate
tematiche su questi complessi avvenimenti storici, le tragedie non devono avere colori politici o
interpretazioni ideologiche; la violenza, l’odio e le discriminazioni non hanno mai giustificazione”.