Presentato stamattina l’accordo tra Gruppo Gesenu
(GESENU, PAOLETTI ECOLOGIA E GESENU ENERGIA) e Gruppo SGR attraverso il
quale la GESENU realizza nella regione Umbria un progetto di economia circolare.
Se ne è parlato nel corso di una conferenza stampa svolta presso la Sala della Vaccara a
Perugia alla presenza di Luciano Piacenti Consigliere Delegato Gesenu, Urbano Barelli
Presidente Gesenu, Virgilio Puletti Amministratore Unico Gesenu Energia, David
Grohmann Assessore all’Ambiente Comune di Perugia, Federico Malizia Presidente
Sezione Territoriale Perugia di Confindustria Umbria, Maurizio Iori Presidente SGR
Biomethane e Gianluca Ghelli Amministratore Delegato SGR Biomethane.
Il progetto si colloca nel contesto delle iniziative di sostenibilità ambientale e di economia
circolare che, con l’emanazione da parte della Commissione Europea della Direttiva UE
2022/2464 recepita nell’ordinamento nazionale con il D.Lgs. 125/2024, di fatto impone che
le aziende divengano più sostenibili in coerenza con i programmi del New Green Deal
europeo.
Gesenu, prima tra le utility umbre, si è collocata fin dal 2018, con la pubblicazione del
proprio bilancio di sostenibilità redatto su base volontaria, in un percorso di economia
circolare e sostenibilità ambientale rivedendo i propri programmi operativi e di
investimento e le modalità di gestione al fine di minimizzare l’impatto delle proprie attività
sul territorio e renderle sempre più coerenti con le indicazioni di natura comunitaria.
In tal senso ha avviato un programma di investimenti per il rinnovamento del parco mezzi
puntando su veicoli ibridi ed elettrici al fine di ridurre la CO2 emessa nello svolgimento
delle proprie attività.
Inoltre, ha avviato progetti finalizzati al sempre maggiore recupero di materia dai rifiuti
gestiti ed in tale contesto si inserisce il progetto attuale che recupera la materia e l’energia
contenuta nei rifiuti organici raccolti sul territorio umbro. Così facendo si modifica
positivamente l’attività di gestione degli stessi sostituendo allo smaltimento il loro recupero
e realizzando un progetto di economia circolare che di fatto determina il rientro nel
territorio umbro, sotto forma di energia, di quei rifiuti organici umbri che ne erano usciti
sotto forma di scarti da cucina chiudendo un ciclo virtuoso.
Ciò è stato possibile grazie alla sinergia e collaborazione di alcune società appartenenti a
due importanti gruppi industriali: il Gruppo Gesenu ed il Gruppo SGR, una delle più grandi
realtà aziendali della Romagna che negli anni si è affermata nel mercato dell’energia con
una serie di attività integrate che hanno progressivamente ampliato l’offerta dei servizi
forniti.
Ciascuna società ha curato e gestito una parte del progetto complessivo, secondo le
proprie caratteristiche e peculiarità. Nello specifico, Gesenu, ha curato la gestione e la
raccolta dei rifiuti organici a Perugia e nei territori degli altri comuni serviti all’interno del
sub-ambito territoriale 2, la Paoletti Ecologia ha gestito le complesse attività della
logistica e del trasporto a destinazione dei rifiuti organici, con omologazione degli stessi, la
Società Gas Rimini, proprietaria del nuovissimo impianto di digestione anaerobica di
Copparo (FE), ha ricevuto i rifiuti organici e li ha processati all’interno per proprio impianto
con produzione di biogas e, successivamente, di purificazione edupgrading dello stesso
trasformandolo in biometano e cedendolo alla Gesenu Energia per la sua successiva
commercializzazione e rivendita alle utenze ubicate nel territorio umbro, certificandone la
produzione da fonti energetiche rinnovabili. Grazie all’attuazione dell’accordo Gesenu
Energia potrà aggiornare le proprie offerte economiche, principalmente rivolte alle utenze
domestiche, applicando interessanti riduzioni.
Il volume dei rifiuti organici che Gesenu raccoglie annualmente è pari a circa 40.000
t/anno, quelli conferiti presso l’impianto di Copparo nel 2025 saranno circa 10.000 t.
Il loro recupero nel digestore anaerobico comporterà la produzione di 1.500.000 mc di
biogas che, a seguito del processo di upgrading, generano 900.000 mc di biometano.
Questi sono equivalenti a circa 825 TEP con una produzione di CO2 evitata pari a 1.980 t.
corrispondenti alle emissioni di circa 1.650 automobili.
Nell’arco del biennio 2025-2026 Gesenu si prefigge, migliorando la qualità dell’organico
raccolto, di incrementare ulteriormente i volumi di rifiuti da avviare a trasformazione in
biometano: è pertanto molto importante in questo contesto il ruolo attivo di ciascuno degli
utenti a fare bene la raccolta differenziata, azione che li rende partecipi e protagonisti del
progetto di economia circolare a sostegno di tutto il sistema economico sociale.