Città di Castello: estorce denaro al suocero per la restituzione di fucili rubati, arrestato 38enne

I Carabinieri della Compagnia di Città di Castello hanno arrestato, in flagranza di reato, un 37enne
di origine campana, già gravato dalla misura di prevenzione personale della Sorveglianza speciale
di Pubblica Sicurezza, responsabile di estorsione e ricettazione ai danni di un uomo tifernate di 49
anni, vittima di un precedente furto in abitazione.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile raccoglievano la testimonianza di un uomo che
denunciava il furto di 10 fucili avvenuto all’interno della sua abitazione di Città di Castello; agli
inizi del mese di febbraio l’uomo era stata avvicinata dal genero, con precedenti penali, il quale,
ponendosi quale intermediario con gli autori del reato, avrebbe chiesto qualche centinaio di euro in
cambio della restituzione di uno dei fucili rubati.
Giunti all’accordo, all’appuntamento si presentavano anche i Carabinieri, i quali, subito dopo aver
assistito alla dazione del denaro, bloccato l’uomo con ancora i soldi in tasca, accompagnandolo
negli uffici della Caserma Carabinieri di via Vittorio Emanuele Orlando per gli approfondimenti del
caso.
A questo punto l’uomo decideva di collaborare, indicando agli inquirenti il luogo dove era stata
nascosta non soltanto l’arma oggetto dell’estorsione, ma anche una consistente parte dei fucili
facenti parte della stessa refurtiva.
In effetti, in un casolare ubicato nelle campagne di San Giustino (PG), i militari rinvenivano sei dei
dieci fucili rubati in casa del cittadino tifernate.
Nella circostanza però si verificava un altro evento chiave della vicenda; infatti, nelle vicinanze del
nascondiglio, veniva trovata una donna 52enne del posto, la quale, non riuscendo a fornire risposte
plausibili su che cosa stesse facendo in quel luogo e a quell’ora della notte, veniva accompagnata in
caserma, dove, una volta raccolti elementi fortemente indiziari a suo carico, veniva deferita in stato
di libertà per concorso nel reato di ricettazione.
All’esito degli accertamenti i sei fucili venivano sottoposti a sequestro in attesa di restituirli
all’avente diritto, mentre l’uomo veniva tratto in arresto in flagranza di reato dovendo rispondere
dei reati di estorsione, ricettazione e violazione degli obblighi imposti dalla misura preventiva della
Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di San Giustino, a cui il
soggetto era sottoposto.
Il Giudice del Tribunale di Perugia convalidava l’arresto sottoponendolo alla misura coercitiva degli
arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Le indagini da parte dei Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia, sono
finalizzate a fare piena luce sulla vicenda, alla ricerca delle singole responsabilità di coloro che vi
hanno preso parte.