Si è insediata questa mattina, 21 marzo, nella sala del Consiglio comunale a palazzo dei
Priori la commissione consiliare d’inchiesta ed approfondimento contro il fenomeno delle
infiltrazioni mafiose.
I componenti della commissione, nominati dal Consiglio comunale lo scorso 17 marzo,
sono:
-16 consiglieri comunali, di cui 10 indicati dalla maggioranza, ossia Hromis (PD), Phellas
(PD), Pasquino (PD), Pannacci (PD), Ferranti (Perugia per la sanità pubblica), Mazzanti
(Pensa Perugia), Donato (M5S), Falistocco (AVS), De Salvo (Anima Perugia) e Maddoli
(Orchestra per la Vittoria) e 6 indicati dall’opposizione, ossia Tuteri (Misto), Varasano
(Progetto Perugia), Scoccia, Calzoni (Perugia Civica), Mencaglia (FdI), Gentili (FI).
– 3 esperti esterni: 2 individuati dalla maggioranza ossia l’ex procuratore generale Fausto
Cardella ed il prof. Enrico Carloni, ordinario di diritto amministrativo e pubblico presso
l’Università degli studi di Perugia, ed uno individuato dalla minoranza, ossia l’avv. Michele
Nannarone.
Durante la seduta di insediamento è stato nominato l’ufficio di presidenza della
commissione “antimafia”. Presidente è stato eletto il dott. Fausto Cardella, vice presidente
l’Avv. Michele Nannarone.
Ad aprire la seduta è stata la presidente del Consiglio comunale Elena Ranfa che ha
ricordato come l’insediamento sia stato fissato oggi non a caso, in quanto ricorre la giornata
contro le mafie e di ricordo delle vittime della criminalità. Quello di oggi è un giorno
importante ed emozionante: si conclude infatti un percorso corale e condiviso che ha portato
all’insediamento. Ciò conferma che quando operiamo per il bene comune tutti insieme si
riesce a dare alla città un segno importante di attenzione al bene collettivo.
Il capogruppo FdI Riccardo Mencaglia ha spiegato che la commissione che parte oggi
porta con sé una responsabilità enorme, ossia contrastare le infiltrazioni mafiose nel nostro
territorio e nelle istituzioni. Si tratta di un compito da non sottovalutare: la mafia non è un
problema lontano, ma è pervasiva e si insinua in ogni ambito.
Dobbiamo quindi essere sentinelle vigili contro ogni ipotesi di infiltrazione.
Nella giornata odierna Mencaglia ha voluto ricordare la figura di Giuseppe Alfano
assassinato nel 1993 per aver raccontato la verità.
A tal proposito è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime delle
mafie.
Il consigliere Federico De Salvo (Anima Perugia) ha sostenuto che con senso di
responsabilità viene insediata la commissione. Si tratta di un momento fondamentale per il
nostro territorio per la lotta alle mafie e la tutela della legalità. Anche Perugia infatti non è
immune dalle infiltrazioni perché la mafia è un fenomeno nazionale che si insinua nella vita
quotidiana. L’obiettivo della commissione deve essere quindi di studiare e proporre azioni
per contrastare i condizionamenti e tutelare il bene pubblico. Non a caso in chiusura di
intervento ha citato figura e parole del giudice Falcone.
Antonio Donato (M5S) ha parlato di una giornata di sostanza perché la mafia va ridefinita
essendosi evoluta nel tempo. L’augurio è che quindi la commissione, oltre allo studio, possa
svolgere attività operativa perché la mafia oggi si insinua nelle istituzioni ed ai più alti
livelli. Vanno individuati dunque gli strumenti per poterla combattere anche nel piccolo di
una città come Perugia con coraggio e portando un contributo sostanziale al bene collettivo.
Per Lucia Maddoli (Orchestra per la Vittoria) quella odierna è una mattinata estremamente
importante perché la città di Perugia si unisce idealmente ai tanti cittadini italiani ed alle
istituzioni che in tutto il paese si mobilitano per fare memoria e rendere rispetto ha chi ha
combattuto contro le mafie sacrificando la propria vita.
Secondo Leonardo Varasano (Progetto Perugia) “noi oggi siamo il simbolo di ciò che
Calvino chiamava contro-società degli onesti; per questo dobbiamo rinnovare il nostro
impegno ogni giorno dentro ciascuno di noi”.
Il consigliere ha quindi citato la figura del giudice Rosario Livatino, simbolo del sacrificio
alla mafia e beatificato nell’anno 2021.
La consigliera Margherita Scoccia ha rimarcato che la commissione va in continuità con
quella insediata la scorsa consiliatura con l’obiettivo di dare un segnale concreto nel nostro
tempo. Perugia infatti vive un periodo storico molto delicato, con tanti finanziamenti da
dover “mettere a terra” su cui le mafie potrebbero mettere gli occhi.
Bisogna quindi vigilare, ma non solo: questa commissione deve diventare un luogo da cui
escono idee concrete per mettere in campo azioni reali al fine di respingere ogni rischio.
In conclusione di dibattito la consigliera Francesco Pasquino (PD) ha voluto ringraziare
innanzitutto il membro esterno, oggi assente, prof. Carloni perché, ha detto, con la sua
esperienza potrà contribuire in maniera determinante ai lavori della commissione. Ha quindi
ringraziato la presidente Ranfa per l’emozione condivisa perché incentrata su un tema così
toccante che ho vissuto in prima persona per provenienza geografica.
Ha infine rivolto un pensiero di gratitudine al consigliere Mencaglia per aver proposto
l’attivazione della commissione, ricevendo il pieno sostegno di tutti gli organismi comunali.
E proprio in forma condivisa ed unanime Pasquino ha proposto ed indicato i nomi de
candidati al ruolo di presidente e vice presidente della commissione, ossia Fausto Cardella,
figura di spicco della magistratura italiana con grande esperienza nel contrasto alla
criminalità organizzata soprattutto in terre molto martoriate, e l’avv Michele Nannarone, già
consigliere comunale e membro della commissione, professionista di alto profilo con
rinomata esperienza anche in questo settore.
La proposta è stata accolta dalla commissione all’unanimità.
Nel prendere la parola nel ruolo di presidente Fausto Cardella ha parlato di “grande onore
e di consapevolezza della responsabilità che il compito comporta, che assumo serenamente
perché affiancato da persone di rinomata esperienza come, ad esempio, il prof. Carloni e
l’avv. Nannarone”.
Cardella ha spiegato che l’attività della commissione dovrà orientarsi su tre direttrici, ossia
acquisizione informazioni, supporto interno e divulgazione.
Sotto il primo profilo, nel fornire un quadro della situazione in città sotto il profilo della
presenza delle attività malavitose organizzate, Cardella ha sostenuto che un costante
atteggiamento informativo in Consiglio comunale è opportuno per meglio calibrare le
politiche sociali e urbane. Il supporto interno, invece, significa offrire agli uffici la
collaborazione necessaria per migliorare gli strumenti di autocontrollo di legalità e di
potenziamento dell’impermeabilità ai fenomeni mafiosi.
Infine la divulgazione: promuovere la legalità e gli altri valori condivisi con iniziative
pubbliche; la commissione inoltre potrà formulare proposte e collaborare con altre strutture
istituzionali.
Cardella ha concluso dicendo di aver ricevuto molto da Perugia e di essere grato al
Consiglio comunale per avergli offerto la possibilità di servire la città.
Il vice presidente Nannarone ha sottolineato di aver maturato sul tema un’esperienza ampia
nelle aule giudiziarie, compreso il processo Quarto grado.
Le linee guida della commissione sono state ben tracciate da Cardella: l’importante sarà di
non abbassare mai la guardia per comprendere quali siano i correttivi necessari da adottare e
le iniziative da intraprendere per tutelare la città contro un fenomeno che nel tempo si è
molto evoluto.