Davanti ai numeri oggettivi e drammatici presentati oggi dalla giunta regionale in Commissione consiliare, la minoranza di destra ha deciso di evitare il confronto e abbandonare l’aula, dimostrando ancora una volta di avere la coda di paglia rispetto all’enorme deficit strutturale nei conti della sanità creato negli ultimi cinque anni”. Lo affermano in una nota i gruppi di maggioranza (Pd, Avs, M5s, Umbria domani-Proietti presidente).
“Deficit già noto – sottolineano i capigruppo dei partiti di maggioranza – in primis all’ex assessore Coletto, che lo ha ribadito anche in questi giorni dopo averlo già denunciato nel 2022, e oggi verificato dalla due diligence condotta da una società internazionale di primissimo piano”.
“Come gruppi di maggioranza – prosegue la nota – di fronte alla gravità del quadro presentato, e considerando anche i pesantissimi tagli del governo nazionale (40 milioni nei prossimi tre anni), abbiamo rimarcato la necessità di non mettere la testa sotto la sabbia. Potremmo, infatti, non intervenire e aspettare i provvedimenti del Mef, che porterebbero però ineludibilmente alla nomina di un commissario ad acta e quindi all’automatismo dell’incremento massimo di tutte le aliquote. Questa scelta, seppure molto più facile per una giunta e una maggioranza appena insediate, penalizzerebbe pesantemente le fasce più deboli della nostra comunità e le imprese, compromettendo i servizi alle persone, bloccando le assunzioni di nuovo personale sanitario e condannando la nostra sanità pubblica ad un ulteriore declino”.
“Al contrario, la scelta meno comoda e certamente dolorosa, è quella di assumersi la responsabilità di varare una manovra fiscale che altri avrebbero dovuto fare prima. Di farlo attraverso un serio percorso di partecipazione, partito stamattina con le sigle sindacali e che continuerà nei prossimi giorni con le associazioni di categoria e gli amministratori locali. Di farlo con il chiaro obiettivo di tutelare le fasce più deboli della popolazione e restituire all’Umbria un servizio sanitario pubblico che sia davvero universale ed efficiente”.
“In ogni caso – concludono i gruppi di maggioranza – quella presentata oggi in commissione è soltanto una proposta, che potrà essere modificata e migliorata nelle prossime settimane, anche con il contributo della minoranza, se deciderà di avere un approccio più serio ed istituzionale di fronte a temi estremamente delicati per la vita delle persone”.