Ordigno incendiario sequestrato a Narni all’interno della Facoltà di Scienze dell’Investigazione. Prisco: “Fatto gravissimo”

Scoperta e sequestrata a Narni dai carabinieri una scatola con due bottiglie incendiarie all’interno della facoltà di Scienze per l’investigazione e la sicurezza dell’Università degli Studi di Perugia. La scatola porta la firma “Gruppo d’azione Kyriakos Xymitris” che ha inviato una lettera di rivendicazione diffusa sul web: ““Domenica 30 Marzo ci siamo introdotti nella facoltà di “Scienze dell’Investigazione e della Sicurezza” a Narni, in Umbria, ed abbiamo collocato un ordigno incendiario nella stanza “Laboratorio scena del crimine”. Con quest’azione abbiamo voluto colpire un centro di formazione della futura intelligence dello stato italiano. Stato genocida come ci dimostra la sua cooperazione con lo stato sionista d’ Israele nel massacro del popolo palestinese. Stato torturatore come ci dimostra l’esistenza del regime carcerario di 41bis in cui è recluso, anche, il compagno anarchico Alfredo Cospito. Stato stragista come ci dimostrano l’eccidio di migranti nel mar Mediterraneo e gli assassinii di detenuti/e nelle carceri”.

“Un fatto gravissimo – ha affermato in queste ore il sottosegretario agli Interni Emanuele Prisco – quello rivendicato oggi da un gruppo anarchico a Narni: collocare un ordigno all’interno di un’aula universitaria rappresenta un atto terroristico inaccettabile. Ringrazio le forze dell’ordine per la rapida reazione e confido nel lavoro della Procura di Terni, che in sinergia con gli investigatori dell’Antiterrorismo di Perugia si occupano della vicenda. Auspico intanto la condanna unanime di tale violenza estremista. In particolare per quanto accaduto a Narni, dove è stata messa nel mirino l’Università, simbolo della conoscenza e della libera diffusione delle idee: un attentato rivendicato con minacce alle fondamenta delle istituzioni messe a protezione della nostra Repubblica. Certi atti vanno isolati e repressi senza sconti, così come vanno isolati i violenti e gli estremisti”.