Le convenzioni si inseriscono nel quadro dell’accordo siglato lo scorso giugno tra il ministero dell’Interno e la Conferenza Episcopale Italiana e mirano a favorire percorsi di integrazione dei cittadini stranieri aventi diritto. Tra gli obiettivi, anche quello di agevolare e rendere più rapida l’individuazione di immobili di proprietà degli enti ecclesiastici da mettere a disposizione delle prefetture, anche a titolo oneroso, da destinare all’accoglienza.
Nel corso della sottoscrizione, il prefetto ha sottolineato come tali accordi rappresentino un ulteriore passo nel solco di una collaborazione istituzionale già consolidata, attiva anche nei territori dell’Alta Valle del Tevere e dell’Eugubino. Una collaborazione orientata a una gestione coordinata e responsabile del fenomeno migratorio, che necessita di essere governato e regolato in modo costante, con l’obiettivo di un continuo miglioramento dei modelli di accoglienza.
Analogo apprezzamento è stato espresso da mons. Paolucci Bedini, che ha evidenziato come le strutture già operative sul territorio delle due diocesi costituiscano un esempio significativo di accoglienza. Strutture che, secondo il vescovo, si collocano nella prospettiva di una sempre maggiore integrazione dei migranti richiedenti protezione internazionale all’interno delle comunità locali.
